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Don Albera: il Rettor Maggiore dei Salesiani durante la Grande Guerra

Un approfondimento sul secondo successore di San Giovanni Bosco e guida spirituale durante gli anni della Prima Guerra Mondiale
  7 febbraio 2022

I contributi dell’ultimo fascicolo, edito dalla LAS, sono dedicati alla figura di Don Paolo Albera, il secondo successore di San Giovanni Bosco.

Nel 1881 don Bosco gli affidò l’ufficio di ispettore della neonata Ispettoria Francese e di direttore e rettore dell’opera salesiana di Marsiglia-S. Leone, nonché di direttore dell’oratorio (1884-1891) di Marsiglia-Provvidenza e di rettore a St.-Pierre-de-Canon (1892). Sotto il suo governo fu inaugurata la prima opera salesiana in Africa, a Oran in Algeria, all’epoca colonia francese (1891), e a Liegi in Belgio.

Durante l’XI Capitolo generale, che ebbe luogo dopo la morte di don Michele Rua, primo successore di Don Bosco, il 16 agosto 1910 don Albera fu eletto Rettore Maggiore della Congregazione Salesiana. 

Durante il suo governo, don Albera riuscì a mettere in pratica il sistema preventivo di Don Bosco nella vita scolastica e per la preparazione di nuovi allievi nella giovane Congregazione Salesiana. Per stampare liberamente e diffondere buoni libri, conformemente alla sua specifica missione, nel 1876 aprì la prima tipografia salesiana che, dal 1878 iniziò a stampare una rivista molto importante per la Congregazione: il “Bollettino Salesiano”, fondato nel 1877.

Gli anni del governo di don Albera furono dolorosamente segnati dalla Prima Guerra Mondiale, quando molti salesiani furono chiamati alle armi. Molti caddero sui vari fronti di guerra. Alcune case salesiane furono trasformate in lazzaretti o caserme militari.

Durante il suo rettorato, don Albera, accettò, rispondendo alle richieste della Santa Sede, cinque nuovi territori di missione: Congo Belga (Katanga – Africa Centrale) nel 1911, Rio Negro (Brasile) nel 1914, Chiu Chow (Cina) nel 1917, Gran Chaco (Paraguay) nel 1920 e Assam (India) nel 1921. In Europa eresse le prime case in Ungheria, Germania e Irlanda, e nell’America Centrale in Honduras, Nicaragua, El Salvador e Cuba. Organizzò nove spedizioni missionarie ad gentes: nell’ottobre 1910, nell’ottobre 1911, nell’ottobre 1912, nell’ottobre 1913, nel luglio 1918, nell’agosto 1919, nel marzo 1920, nel marzo 1921 e nell’autunno 1921. Furono inviati 501 salesiani nei Paesi fuori Europa.

Portò avanti cinque cause di beatificazione e canonizzazione – di cui due già avviate dal suo predecessore don Rua – : del Venerabile Don Giovanni Bosco, di Domenico Savio, di don Andrea Beltrami, di don August Czartoryski e di don Michele Rua.

Sommario del fascicolo 77 (anno XL - n.2)

  • Paolo Vaschetto, La risposta salesiana al problema dei “poveri figli della strada” durante il rettorato di don Albera. Le richieste di apertura di case salesiane dal Nord-Italia nel periodo 1910-1921. Seconda parte 
  • Aldo Giraudo, Orientamenti di vita spirituale nelle circolari di don Paolo Albera ai salesiani soldati durante la Grande Guerra
  • Morand Wirth, Salesiani soldati durante la Grande Guerra secondo le lettere francesi a don Albera
  • Aldo Giraudo, Relazione di don Paolo Albera a don Domenico Belmonte sul primo viaggio di don Michele Rua in Palestina (1895)