Il Borgo a Castel Gandolfo

Istituto di Teologia Spirituale

Un gruppo di 45 studenti e docenti dell’Istituto di Teologia spirituale ha trascorso oggi, 13 novembre 2025, una giornata di studio sui grandi principi dell’enciclica di papa Francesco, Laudato si’, contemplando la bellezza dei giardini dell’omonimo Borgo a Castel Gandolfo.
  14 novembre 2025

Un gruppo di 45 studenti e docenti dell’Istituto di Teologia spirituale ha trascorso oggi, 13 novembre 2025, una giornata di studio sui grandi principi dell’enciclica di papa Francesco, Laudato si’, contemplando la bellezza dei giardini dell’omonimo Borgo a Castel Gandolfo. Illuminato dalle esperte guide, ha percorso parte dei 35 ettari dei meravigliosi giardini, respirando il profumo di piante e specie botaniche di rara bellezza, dove «la cura del Creato diventa impegno per un futuro sostenibile».

A mezzogiorno, durante la celebrazione eucaristica, tenutasi nel Giardino della Madonna, è stato ricordato che l’Eucaristia costituisce il «centro di riconciliazione cosmica» (Laudato si’, 236). Nella meravigliosa cornice del Borgo, Gesù, nel Vangelo, ha invitato i partecipanti a guardare gli uccelli del cielo e a prestare attenzione ai gigli del campo: «Non contate voi forse più di loro?» (Mt 6,26). È stata la considerazione condivisa durante l’omelia: custodire non significa soltanto proteggere l’ambiente, ma prendersi cura delle relazioni. Ed è stato proprio questo lo scopo della giornata del Curricolo: rinsaldare i rapporti di fraterna fiducia e reciproca collaborazione fra i membri dell’Istituto. «Un giardino non nasce da solo. Va seminato, curato, irrigato e amato. Così è anche la nostra umanità e così è la fraternità tra noi» (Wilson).

Al termine del pranzo i membri del gruppo, suddivisi, hanno potuto effettuare chi una passeggiata nell’oratorio salesiano, chi una visita al lago di Castel Gandolfo. Altri hanno preferito gustare un rinfrescante gelato/caffè nel centro storico.

Il ringraziamento a Dio e a quanti hanno reso la giornata un autentico momento di condivisione, gioia e… tanta bellezza. Continui ad echeggiare anche nella quotidianità di ognuno l’augurio risuonato durante l’Omelia: «Che la nostra vita diventi un giardino dove Dio possa passeggiare».