Lettura dell’opera “A più voci” di Adriana Cavarero

La voce, sentiero di identità e di relazione

Adriana Cavarero si segnala nel panorama filosofico attuale per il fatto di avere colto con lucidità la necessità di indicare l’importanza della vocalità per immaginare la svolta del pensiero antropologico nella direzione dell’identità del soggetto, in grado di accogliere l’insopprimibile senso del concreto, della creatività e della pluralità.
  6 novembre 2025

La voce è realtà tanto presente, continua e personale quanto trascurata nella riflessione sul suo valore per dire della singolarità umana. Adriana Cavarero si segnala nel panorama filosofico attuale per il fatto di avere colto con lucidità la necessità di indicare l’importanza della vocalità per immaginare la svolta del pensiero antropologico nella direzione dell’identità del soggetto, in grado di accogliere l’insopprimibile senso del concreto, della creatività e della pluralità. La lettura dell’opera A più voci. Filosofia dell’espressione vocale della professoressa di Filosofia Politica ha guidato la proposta interpretativa del prof. Antonio Escudero, scoprendo l’apertura ai percorsi interdisciplinari in più ambiti dell’indagine scientifica. Tale significatività dell’argomento della voce e dell’oralità ha avuto conferma nella partecipazione all’evento di docenti di tutte le facoltà dell’UPS, che hanno osservato con attenzione la possibilità di nuove ricerche negli orizzonti delle proprie competenze. Le risonanze successive all’incontro organizzato dall’Istituto di Teologia Dogmatica hanno attestato la comune convinzione di trovarci davanti ad un ampio ventaglio di lavori di esplorazione per le scienze umane e di studio del proprio tempo, dove la sonorità guadagna sempre più nuovi spazi.

 

Antonio Escudero